Tag Archive: amori


Giovani uomini che non sanno dare un senso al vivere

perché non è stato loro insegnato.

Pieni di dolore, insoddisfazione, rabbia.

Facili prede

Giovani che soccombono alla vita.

Giovani uomini non considerati, non rispettati,

che a loro volta non considerano, non accolgono,

non rispettano

fino ad arrivare ad uccidere, ad uccidersi!

Tutto il mondo è responsabile!

Il mondo intero,

quello occidentale e quello orientale.

Il rispetto e l’accoglienza vanno al di là di tutto,

al di là delle questioni economiche e strategiche.

Siamo tutti responsabili

La classe politica ne prenderà mai coscienza?

O ipocritamente continuerà a blaterare,

attentato dopo attentato,

invocando leggi più repressive e restrittive

per cercare di garantire più sicurezza.

Dobbiamo difenderci

Certamente

Ma dobbiamo difenderci dalle imposizioni economiche e politiche

che minano la nostra vita e la nostra libertà,

che ci riducono a numeri,

che ci rendono vuoti,

in un perenne stato 

di non-sense. 

Questo è quanto scrive Lorella Zanardo sulla sua pagina facebook.

SOSTENIAMO IL SUO PROGETTO

Il corpo delle donne

HO un PROGETTO
Ho un progetto per un video/ documentario su un soggetto urgente quanto lo fu Il Corpo delle Donne.
Abbiamo scritto il soggetto, così bello che mentre scrivo, fremo dall’emozione.
Come è mio costume, il tema è utile, offre spunti di riflessione che servono a vivere meglio, ad uscire dalle gabbie, a fare un salto di qualità nelle nostre vite.
E’ un soggetto che interessa le donne, ma anche gli uomini.
Ed è un tema universale: interesserebbe l’ Italia ma anche il mondo.
Offre una riflessione “alta” ma accessibile a tutte e tutti, come fu con Il Corpo delle Donne.

Ci serve un finanziamento.
Tra voi che leggete ci sono donne e uomini che lavorano nelle Fondazioni, Banche, Aziende, Enti.
Cosa offriamo?
Il Corpo delle Donne è arrivato a più di 12 milioni di persone, di cui circa 5 milioni all’estero.Normalmente un documentario arriva a qualche centinaio di migliaia di persone.
Ha provocato coscienze, riflessioni, convegni, eventi, premi, migliaia di interventi nelle scuole, nelle università del mondo, a festival. Sono state scritte tesi, libri, documentari che ne hanno parlato.
Chi ci sostiene, avrà il proprio marchio che si diffonderà insieme al nostro lavoro comunicando che sostenete un’opera che non è solo arte ma un’azione concreta di cittadinanza attiva.
Pubblicità buona e pulita per voi. Che è molto di questi tempi.
Noi chiediamo autonomia di azione, libertà di espressione.

Con il costo di 5 o 6 passaggi di spot pubblcitari in televisione, potete sostenere un’opera che potrebbe fare molto bene. E diffondersi parecchio. E provocare cambiamenti grandiosi.

Pensateci.
Se siete interessate/i a parlarne scrivetemi qui: lorellaz@ilcorpodelledonne.net
grazie

Ancora non sono pronta

non sono pronta per la primavera

per le giornate luminose

che sembrano non finire mai

 

E non mi dispiace questa giornata quasi invernale

 

Mi raggomitolo in casa

quasi a proteggermi

da tutto quello che succede fuori

 

E continua a succedere

 

Morti e feriti

disseminati

su tutto il pianeta

 

E non vedo RINASCITE

E non sono pronta

I miei genitori anziani 

si comprendono con un gioco di sguardi,

mentre attorno 

figli e nipoti annaspano,

cercando di mantenere un equilibrio anche precario

che possa giustificare e sostenere il ritrovarsi.

E’ proprio vero che i figli non conoscono mai i genitori.

Ho sempre pensato

che i miei stessero insieme

perché il loro codice non contemplasse

la possibilità di separazione.

Non riuscivo a capire come

potessero continuare a stare vicini

visto che sembrava che non si

sopportassero più!

E adesso,

dopo cinquantacinque anni  di vita insieme

a volte, anche molto burrascosa,

si stanno accompagnando con infinita pazienza e dolcezza,

che non pensavo potessero conoscere,

alla conclusione di questa loro vita.

Spiazzandomi.

Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive…
Quelle come me donano l’Anima,
perché un’anima da sola è come
una goccia d’acqua nel deserto…
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio
di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere e,
quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…
Quelle come me inseguono un sogno…
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,
in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero…
Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…

 

Sorgente: * L’Amore vince sulla paura!

Amare, in tutte le sue declinazioni, significa rispetto, cura, protezione reciproche, considerando le singole libertà, all’interno della libertà collettiva, perché essere simili vuol dire essere nello stesso tempo diversi ma uguali. Molti uomini non sanno amare perché mettono sempre al centro di tutto la loro persona, le loro esigenze, i loro desideri, i loro sogni, la loro amarezza, la loro stanchezza, i loro dolori.

Ci si innamora. Dopo si deve avere la capacità di amare. 

Controradio è una radio “libera”, così si sarebbe detto negli anni 70′ Io l’ascolto appunto dagli anni 70′ E sabato 9 gennaio l’ho sentita praticamente quasi tutto il giorno. E’ attraverso la radio che ho saputo che David Bowie ha programmato l’uscita del suo ventottesimo cd il giorno successivo a quello del suo sessantanovesimo compleanno, proprio il 9 gennaio. Un disco pieno di atmosfera quasi mistica, con svariati spunti jazzistici, un disco molto particolare. E proprio il 9 gennaio, in occasione della riapertura del Teatro Niccolini, a Firenze, c’ è stata l’inaugurazione del teatro restaurato. Io e Alessio, il padre di mia figlia, ci siamo conosciuti alla fine degli anni 70′, una sera di inverno e siamo andati con altre ragazze e ragazzi a teatro, al Niccolini, appunto, a vedere “A porte chiuse” di Sartre. E’ stato amore a prima vista, abbiamo seguito la rappresentazione tutto il tempo  mano nella mano. Quando ci siamo rivisti, la seconda volta, sono andata a casa sua e mi ha fatto vedere tutti i suoi lavori a china e con gli acquerelli e le tempere e fatto sentire David Bowie. Di lui era già innamorata e i suoi lavori mi hanno fatto innamorare ancora di più ed è stato un colpo di fulmine anche per la musica di Bowie. Quando ho messo in collegamento tutto, sono rimasta perplessa e sorpresa nello stesso tempo. E poi due giorni dopo è morto, non sapevo neanche che fosse malato e l’apprensione ha preso il sopravvento. Molti che mi sono piaciuti e che hanno significato qualcosa in particolari momenti della mia vita sono morti ed oggi purtroppo persone di spessore, complesse, non banali, ce ne sono poche, pochissime. Sono profondamente triste.

IL DONO

 

Gli eventi della vita lasciano a volte sconcertati

                          Frida Kahlo, Broken Column, 1944

l’aria ti manca e lo stupore è massimo

IL NO CHE TI SALE ALLE LABBRA

LO VORRESTI URLARE

ed invece rimane lì a tormentarti 

Ti rendi conto che sta succedendo ancora

Ancora, nonostante che tu accuratamente abbia cercato di evitarlo.

E’ una vita che desideri dipingere con gli acquerelli

per essere finalmente impalpabile, evanescente

come quasi mai ti riesce di essere

Per volare leggera come una farfalla

E quando finalmente ti decidi

e vai, il concatenarsi degli eventi ti disarma

L’insegnante ha frequentato la tua stessa scuola elementare e media

viveva nel tuo vecchio quartiere e adesso vive nel tuo stesso quartiere

che non è più quello dell’infanzia e dell’adolescenza

E’ una donna

una donna che ha molto sofferto e che soffre ancora

e che fra tutti sceglie te

Con te si confida

A te chiede aiuto

E tu avevi già capito tutto

e disperatamente hai cercato di renderti invisibile

di non raccogliere i segali

Ma lei continua a cercarti

ha capito che tu hai il dono

Quel dono che è più forte di tutto

Tu sai esserci sempre,

col corpo e con la mente,

non ti tiri indietro,

ti dai

A volte però

avresti piacere di non essere sempre casa

Avresti bisogno di trovare qualcuno

con cui sentirti a casa

Ma gli anni passano 

24 ANNI

 

Maria, 24 anni, madre di Elena: sgomento, angoscia, sconfitta, la bimba ha una malformazione congenita

Elena, madre di Irene, 24 anni, passione sensuale e amore, sceglie e sposa un ragazzo controcorrente

Irene, 24 anni, parte verso la Francia, in Erasmus

Terra Santa Libera

Il folle progetto sionista si realizzerá con la pulizia etnica locale e la ricostruzione del tempio sul Monte Moriah

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