Archive for ottobre, 2010


PENSIERI

 

E’ un mese ormai che un pomeriggio a settimana vado a trovare i miei genitori e mentre sono seduta con loro sul divano e chiacchieriamo, li guardo e vedo come si guardano: nei loro occhi c’è tutto quello che hanno vissuto, nel bene e nel male, ma c’è soprattutto l’appartenenza l’uno all’altro e la consapevolezza della necessità di continuare a stare insieme per sorreggersi a vicenda nel migliore dei modi, grazie alla conoscenza che 51 anni di matrimonio hanno prodotto, nonostante i continui e giornalieri litigi degli anni passati. Ed io, che sono sola ormai da tanto tempo, mi scopro a pensare che avrei voluto tanto ritrovarmi vicino negli anni l’uomo con cui avevo scelto di condividere la vita. Ma è un pensiero fugace, è uno strascico di vecchi schemi, perchè in fondo sono contenta così, sono felice di quello che sono e non cambierei la mia vita con quella di nessuno, perchè questa è la mia vita e mi rappresenta bene.  

TEMPO

 

 

Vorrei che il tempo si dilatasse
come fa la luce del giorno
prossima al tramonto
in un tardo e luminoso pomeriggio
di ottobre.
Una luce solare calda e abbagliante
che accende di passione
le ambrate foglie autunnali
e i rossi cieli rubino.  

 
 
Dall’inizio di ottobre, da quando cioè Ire ha cominciato a pieno ritmo a frequentare l’università, io ho cambiato profilo orario: rimango al lavoro massimo fino alle 16.30, e un pomeriggio alla settimana vado dai miei genitori.
Per fortuna loro, e anche di noi tre figli, sono autosufficienti, ma siccome abitiamo lontano e non escono più come qualche anno fa, sono più tranquilla se passo con loro un pò di tempo.
Questa settimana sono andata venerdì pomeriggio, appena dopo l’uscita dal lavoro.
Venerdì è stata una giornata stupenda con una temperatura primaverile e un sole splendente e caldo, ultimo giorno di ora legale.
Avrei tanto voluto trascorrere il pomeriggio all’aria aperta e considerando che i miei stanno a Ponte a Ema, avremmo potuto benissimo fare una bella passeggiata in campagna. E invece, come tutti i pomeriggi che sono stata da loro, non c’è stato verso di uscire.
Sembra che, arrivati ad una certa età, non sia più molto importante farle le cose, ma sia importante poter raccontare a qualcuno che ci è caro, quello che si è fatto, quello che si è riusciti a fare, in modo che poi si possa continuare a vivere per molto tempo ancora nella memoria di figli e nipoti.
Ed è per questo che vado da sola dai miei genitori.
Perchè quando siamo tutti insieme, figli e nipoti, c’è una allegra confusione, tutti si parla, ma alla fine rimane poco dentro: c’è sempre chi prevale sugli altri e ormai non sono più nè papà nè mamma.
All’inizio sono stati sulla difensiva, pensavano che andassi da loro per controllarli, poi hanno abbassato le armi e adesso quando arrivo sono contentissimi: mi sorridono felici con le labbra e con gli occhi!
Mio padre freme di gioia e mi abbraccia stretta stretta!
E cominciano a raccontarmi le loro storie, che sono quelle, ma io starei per ore ad ascoltarli, per tutto il tempo che non potrò più sentirli, e vorrei che il tempo si dilatasse e non finisse mai,              
 
 
 
 

PFM

Io vorrei dirvi la bellezza

Io vorrei dirvi la bellezza lenta
che conta i passi sull’orlo piegato del mattino
e si traduce in piccole sommosse
nella boscaglia di un’ora appena schiusa
pane al sagrato e acqua appesa in onde nere
di uccelli sui portoni.

Io vorrei dirvi quanto ricordo bello il sole
quanto d’amore dolce mi commuove dentro
mentre non riconosco più le carte sparse
per sempre, sul tavolo notturno.

Mi piacerebbe somigliare ancora
a tutte quelle cose antiche che mi sfogliavano le mani
alla ripetizione di un dolore a semicerchio
tra costole e perdono
alla mia posa preferita dallo specchio
a tutti i giorni teneri e rancore
alla miseria di un centesimo che manca
a quei dispetti secchi sottogola
alla grandiosità di un mio respiro prigioniero in fondo.

Invece no, ogni radura si accoccola rapida nel fango
e brucia a meraviglia questo falò d’autunno
tra le dita fredde

la cenere si porta via a fagotto
le stelle verdi marchiate in serie
dall’avvenenza di foreste intrappolate senza rami
nei sogni più remoti

la cenere mi porta via
e non ho lingua
per dirvi quello che vorrei
ad ogni mio risveglio
come un cammino di sabbia sulle croci.

Resta il riflesso, quello sì, di tutto il sempre che io sono stata
e questo io vi dono ora
mentre aspetto di potere ancora ciò che vorrei dirvi
con la mia lentezza e il mondo che la gira.

Quelle parole antiche, il mio sospiro
tutta la bellezza trattenuta al buio
che, ancora, si scatena.

Iole Troccoli 

28 ottobre 2010

 
 
 
 
 
 
30 ott 2010

Avviso Urgente

 

A tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che seguono il blog do un consiglio importante: in questi giorni né leggete i quotidiani né guardate la televisione. La somministrazione di orrore e degrado in dose massicce impedisce la creatività, frena la libertà, ammazza la crescità spontanea e libera.

Se potete leggete qualsiasi giornale online straniero, tutti ma tutti in questo momento rappresentano un’alternativa migliore.

Se non sapete le lingue straniere, leggete un libro, qualsiasi anche i fumetti vanno benissimo – e intanto mettetevi a studiare almeno l’inglese: con un’ora al giorno in meno di tv, 30 ore in un mese 360 in un anno, può essere che in due anni possiate andarvene qualche mese all’estero trovandovi prima un lavoretto.

Se non conoscete le lingue straniere, non vi va di leggere nè un libro nè un fumetto, va bene lo stesso: uscite, andate a camminare all’aperto possibilmente in campagna, montagna, mare e respirate, ossigenatevi e aprite i sensi, tutti.

Se anche questo vi è impossibile, non importa: camminate per le strade del vostro paese o città o villaggio, guardate la gente: vedete? Quel bambino chissà che cosa sta pensando. Quel vecchio avrà fatto la guerra? La signora con la sporta fuori dal panettiere pare una che ancora cucina tutto benissimo per la gioia dei nipoti. Quel tizio senegalese magari è laureato ed è qui perchè da lui non c’è lavoro. Tante cose accadono nelle strade, interessanti… e perdersi in fantasie sulle vite altrui e un gioco stimolante.

Potete stare solo in casa? Va bene,va bene. Musica! Che i Pink Floyd suscitano ancora emozioni profonde. O quel gruppo attuale, Le Luci della Centrale Elettrica, non sono niente male. O tornate bambini fate il lego o i warhammer per un pomeriggio: ho provato e la mente è stata contenta di riposare un po’: alla fine avevo fatto qualcosa di pratico e la creatività fluiva meglio.

Niente lettore cd? Niente dvd per un film indimenticabile? I lego li avete buttati? Che importa? Quella mora con gli occhi intelligenti e lo sguardo volitivo aspetta solo voi per un pomeriggio che potrebbe rivelarsi da brivido. Quel tipo con gli occhialini, un po’ filosofo e un po’ timido, aspetta solo voi per svelare una passionalità inaspettata.

Io affermo che la vita è una grande bella avventura, che la fatica, a volte feroce, fa parte del percorso, che bisogna guardare in alto e mai in basso, che gli esempi di adulti a cui ispirarsi ci sono: non è dai media che si impara oggi. Trovatevi dei mentore, guardatevi in giro. Non adagiatevi, cercate il vostro modo, cercate quel contatto con voi stessi che sarà poi la vostra vera guida, quella che vi rivelerà ciò che per voi, e solo per voi, è importante. Coraggio è una gran bella parola, oggi vi è richiesto, anche in passato è stato spesso così.

Noi, e siamo in parecchie e parecchi, siamo con voi. E intendo seriamente ciò che sto scrivendo. Ci siamo.

Buona giornata.

http://www.youtube.com
È un giorno bellissimo qui accanto a te È un giorno dolcissimo perchétu sei bella come seidolce e scapigliata come il maree questa luce ci fa rivivere ed io non so più che dire vorrei baciarti ancora e poi ancora senza pensare che viene sera e dovrai tornare  un giorno bellissimo bellissimo E precipita non sai la sabbia di un’altra…

Le Ragazze Italiane

 

Le Ragazze Italiane

  

28 ott 2010

 

Si siedono vicine, arrivano a gruppi. Mai in prima fila, spesso distanti dal palco. Commentano sottovoce all’amica seduta accanto. Alcune prendono appunti, altre sorridono ad una mia battuta. Alla fine attendono timide di avvicinarsi, chiedono la firma sul libro, un consiglio per la tesina; mi allungano un bigliettino, mi consegnano la tesi. C’è  una costante nei dibattiti di presentazione del documentario e del libro in giro per l’Italia, da nord a sud: sono le tante giovanissime che arrivano ad ascoltare e talvolta, a commentare.

Ogni tanto, durante la presentazione, intercetto uno sguardo: non smetto di parlare e intanto sorrido a quello sguardo: è a lei che sto parlando.

Una 17enne a Firenze mi invita timida e piena di attesa al suo liceo, una poco più grande mi dice che mi aspetta alla sua associazione, altre due a Trento mi dicono sorridendo: “Noi la seguiamo sempre!”

E’ l’una di notte, torno ora da Bolzano, ieri ero a Trento, 2 giorni fa a Firenze, a Roma, a Piombino…sono stanca. Domani la sveglia è alle 6,45 come sempre.  Se non fosse per voi, meravigliose  belle gioiose,  partecipi, attente, forti ragazzine italiane, io questo progetto non lo porterei avanti. Che la maggior parte degli adulti non se lo merita. Non se lo meritano un progetto così bello, onesto e guadagnato sul campo, i tanti cinici e scettici che infestano l ‘Italia. Quelli che smontano i progetti belli perchè nella vita non credono più.  Quelli che mi ingabbiano senza sosta: e  se vado da Vendola vuol dire che..e se vado dalla Bonino vuol dire che…

 Non vuol dire niente se non che faccio quello che ritengo giusto fare e che mi aggrada: pochissimi soldi in qs progetto, molta  fatica ma un unico  grandissimo impagabile privilegio: non ho padroni e faccio come voglio.

Detto questo io ragazze  lavoro per voi, solo per voi e per i vostri amici, i giovani maschi. Per voi ci sono sempre. Fin che posso sto dalla vostra parte per dimostrarvi che a lottare si ottiene sempre qualcosa e che per ottenere bisogna darsi da fare. E che, come vi dico spesso, cambiare il mondo si deve e certamente si può. E in gabbia metteteci chi vi vuole ingabbiare. E poi buttate la chiave. Vi abbraccio  forte. Buonanotte.

 

Lorella Zanardo

 

 http://www.ilcorpodelledonne.net/

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