Category: POESIA


Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive…
Quelle come me donano l’Anima,
perché un’anima da sola è come
una goccia d’acqua nel deserto…
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio
di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere e,
quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…
Quelle come me inseguono un sogno…
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,
in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero…
Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…

 

ATTIMI

 

È proibito

È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
È proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.Pablo Neruda

LA LUNA

Bisogna essere molto forti
per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe
e una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiare
raffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temere
rapinatori o assassini; se tocca camminare
per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera
bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c’è;
specie d’inverno; col vento che tira sull’erba bagnata,
e coi pietroni tra l’immondizia umidi e fangosi;
non c’è proprio nessun conforto, su ciò non c’è dubbio,
oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte
senza doveri o limiti di qualsiasi genere.

Il sesso è un pretesto. Per quanti siano gli incontri
– e anche d’inverno, per le strade abbandonate al vento,
tra le distese d’immondizia contro i palazzi lontani,
essi sono molti – non sono che momenti della solitudine;
più caldo e vivo è il corpo gentile
che unge di seme e se ne va,
più freddo e mortale è intorno il diletto deserto;
è esso che riempie di gioia, come un vento miracoloso,
non il sorriso innocente, o la torbida prepotenza
di chi poi se ne va; egli si porta dietro una giovinezza
enormemente giovane; e in questo è disumano,
perché non lascia tracce, o meglio, lascia solo una traccia
che è sempre la stessa in tutte le stagioni.
Un ragazzo ai suoi primi amori
altro non è che la fecondità del mondo.
E’ il mondo così arriva con lui; appare e scompare,
come una forma che muta. Restano intatte tutte le cose,
e tu potrai percorrere mezza città, non lo ritroverai più;
l’atto è compiuto, la sua ripetizione è un rito. Dunque
la solitudine è ancora più grande se una folla intera
attende il suo turno: cresce infatti il numero delle sparizioni –
l’andarsene è fuggire – e il seguente incombe sul presente
come un dovere, un sacrificio da compiere alla voglia di morte.
Invecchiando, però, la stanchezza comincia a farsi sentire,
specie nel momento in cui è appena passata l’ora di cena,
e per te non è mutato niente: allora per un soffio non urli o piangi;
e ciò sarebbe enorme se non fosse appunto solo stanchezza,
e forse un po’ di fame. Enorme, perché vorrebbe dire
che il tuo desiderio di solitudine non potrebbe essere più soddisfatto
e allora cosa ti aspetta, se ciò che non è considerato solitudine
è la solitudine vera, quella che non puoi accettare?
Non c’é cena o pranzo o soddisfazione del mondo,
che valga una camminata senza fine per le strade povere
dove bisogna essere disgraziati e forti, fratelli dei cani.

 Pier Paolo Pasolini

Piove

Osservo la pioggia cadere attraverso la veneziana

incantata

mentre la voce di Ivano Fossati

mi riempie di immagini sensazioni

emozioni

L’amore fa dolce la pioggia di autunno

l’amore fa dolce tantissime cose

L’amore, come tutto,

ha in sé anche l’esatto contrario

Amore in me per due uomini

Ognuno di loro sa

Sa del mio amore privo di parole per lui

Amore che trattengo ancora

per non farlo morire subito

Perché l’amore dura 

quanto deve durare

http://youtu.be/YxTD0vS9hKA

… la parola giusta non so

quale sia

Ci sono parole …

… parole

Ci sono parole sparse nella 

mente, negli odori, nei rumori.

Ci sono parole che squarciano le immagini

Ci sono parole anche negli

atti compiuti o appena accennati

 

… forse la parola giusta si

nasconde tra le pieghe

della nostra quotidianità

In altro mondo.

IL PASSATO

Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

http://www.aldamerini.it

 

Abbiamo fame di tenerezza,
in un mondo dove tutto abbonda
siamo poveri di questo sentimento
che è come una carezza
per il nostro cuore
abbiamo bisogno di questi piccoli gesti
che ci fanno stare bene
la tenerezza
è un amore disinteressato e generoso,
che non chiede nient’altro
che essere compreso e apprezzato. 

Alda Merini

E IL VENTO POSSENTE MI SCUOTE
La testa …
E il cuore
E l’anima
Palpitano
Vivono sentimenti
Valori
Virtù
Idee: vulnerabili
Siamo i suonatori di strumenti antichi (la memoria)
E moderni (il domani)
E IL VENTO VEZZEGGIA LA PELLE
 
Siamo un delicato profumo:
che richiama sciami di api:
ma il miele è depredato e la cera
e l’alveare è devastato
Consumando più vino che olio ci piace sognare
Utopia?
Pane dei nostri giorni:
umore buono e allegria
E IL VENTO SCOMPIGLIA IL PAESAGGIO
 
Vele di fortuna:
mai ammainate. Noi…
Neppure dinanzi a profondità terribili e sublimi
… sull’orlo degli abissi
Aria:
sole:
animali viziati
Vasi capillari:
linfatici. Noi…
Che se lo vogliamo possiamo dialogare… tra di noi
…con i fiori
e poi i frutti (rosso sangue)
Utopia?
Piume che desiderano il volo
E IL VENTO INVENTA IL VIAGGIO
 
Accavallare i fili di una tela senza tesserli
è la sconfitta
come quando le onde degli oceani
non sovrastano se stesse
E IL VENTO TI DOMANDA: SEI TU IL VENTO?
 
Desiderio ardente
Piacevole
Ti amo: amore
Amore:
la pace
La giustizia
A volte te e di sé
Amore mio, tuo, suo
che non si può nascondere
E IL VENTO ABBRACCIA IL TUO ESISTERE
 
Un uccello dai colori vivaci
entra nella tua stanza…
E danza
Paradisea delle tempeste
Che vede il pianeta disegnato dall’alto in basso
E non intende essere profeta di sventure
O in gabbia
Sia lode e sia lodato:
un combattente pratico per la libertà
anche quando
l’aria
l’ombra
e la stessa luce sono impalpabili
e le acque impaludano la terra (attigui rumori di guerra)
E tu danza…soirèe danzante
E abbaia alla luna
Horis subsicivis… homo novus
EPPURE  IL VENTO SOFFIA ANCORA
  • Michele Capuano
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