Archive for 6 gennaio 2010
Che giornata! Ha ricominciato a piovere, Ire non fa che lamentarsi per il mal di gola, il naso tappato e il mal d’orecchi, in più ha anche mal di pancia a causa del ciclo ed io sono qui con i miei pensieri e il mio mal di schiena e il mio mal di pancia, dovuti anche questi alle mestruazioni!
, Resp. Politiche Cult. CENSIS
, Pres. CPO ENEA
, Pres. CPO RAI
, Pres. CPO Usigrai
, Pres. CPO della Corte dei Conti
, Pres. CPO Istituto Nazionale Fisica Nucleare
, Pres. Consulta Femminile del Lazio
, Coordinatrice IEM-Fondazione Rosselli
, Pres. Iab Italia
, Pres. CPO FNSI.
, rappresentante FNSI nell’Ifj
, Pres. Naz. AIDDA, Ass. Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda
, Pres. Consulta Femminile della Valle d’Aosta
Comp. CPO ATAC e sua rappres.te nella Rete dei CPO di Roma e Provincia
, Pres. Corrente Rosa
, Consigliera Nazionale di Parità
Pres. di “Aspettare stanca”
, Pres. Servizi interattivi srl
, Dir. Galileo
, titolare Labmedia
Al Presidente della Rai, Dr. Paolo Garimberti
Al Presidente dell’Agcom, Prof. Corrado Calabrò
Al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza,
On. Sergio Zavoli
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola
Al Vice Ministro delle Comunicazioni, On. Paolo Romani
Al Ministro delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna
Signor Presidente, Signorie Vostre
In occasione del prossimo rinnovo del Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevisione,
chiediamo vivamente di porre la massima attenzione sul
tivù.
Da più parti della società civile emerge con crescente urgenza la necessità di
per la figura femminile
terreno concreto di sbocco.
Il dettato dei
principi costituzionali, in particolare all’articolo 3, 51, e 117, è chiaro:
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il servizio pubblico, per primo, potrebbe svolgere un ruolo specifico nel rimuovere l’ostacolo
prodotto di fatto da una
visione parziale
rappresentazione rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne. A tal fine
condividiamo e intendiamo sostenere le proposte contenute nell’appello
dell’Osservatorio Direttiva Servizi di Media Audiovisivi del Dipartimento Comunicazioni,
Gabriella Cims, come appreso dagli organi di stampa,
29/11/2009: “Solo la bellezza fa audience?”),
promossi anche dal CPO dell’Enea e dal CPO del Ministero dello Sviluppo Economico.
Chiediamo pertanto:
·
che il servizio pubblico trasmetta programmi ad hoc sulle questioni della vita
reale delle donne, offrendo all’immaginario collettivo una maggiore completezza e
pluralità di modelli di riferimento della femminilità;
·
che il Contratto di Servizio venga emendato, -proposta allegata- poiché la
versione in vigore palesa più di un punto debole sotto questo profilo. Basti osservare che
non vi è un solo articolo o comma dedicato specificatamente ai temi delle pari opportunità
e che la violenza sulle donne è una vistosa “assenza” nella programmazione sociale, (art.
8 comma 6).
·
l’adozione di un Codice di Autoregolamentazione Media e Donne e l’insediamento
di un Comitato ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione nell’ambito dell’emittenza
e dei media in generale. Ciò avvicinerebbe l’Italia agli altri Paesi Europei che già da
diversi anni hanno varato iniziative simili, come rilevato dal Libro Bianco del Censis,
“Women and Media in Europe”.
Confidando che alla più partecipata riflessione, si affianchi alla nostra voce il significativo Vostro
contributo,
vogliate accogliere i sensi della nostra più alta stima.
Roma, 28 dicembre 2009